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Nel 2013 il filosofo francese Jacques Rancière ha dato alle stampe il saggio dal titolo Le spectateur emancipè, un importante studio che per, per altro,non è mai stato tradotto nella nostra lingua. Si tratta di una fondamentale riflessione sul mutamento del ruolo dello spettatore all'interno del sistema dell'arte e non solo. Qui in mostra sono i lavori di otto artisti italiani con opere datate dagli anni settanta ad oggi. Da quel momento particolare. infatti, il ruolo di chi guarda è profondamente mutato. Lo spettatore nel corso del tempo, a partire dall'inizio del XX secolo, si è a poco a poco emancipato dalla passività alla quale è stato costretto da sempre, per occupare finalmente un ruolo attivo. In taluni casi da fruitore è divenuto partecipe alla creazione dell'opera con un conseguente annullamento del concetto di autorialità.

Tullio Brunone -.... Pala delle raffigurazioni simboliche e predella con le trasfigura........ XXI sec. 2014 circa - tecnica mista (ferro, legno, tempera,elettronica) 150x150 LO SPETTATORE EMANCIPATO Quando il pubblico è parte attiva dell'opera a cura di Angela Madesani
Galleria Giovanni Bonelli Milano................ www.galleriagiovannibonelli.it
Maurizio Bolognini, Tullio Brunone, Cioni Carpi, LCM, Maria Lai, Fabio Mauri, Gianni Pettena, Franco Vaccari, Alessandro Sambini
LCM Tullio Brunone . Manipolazione/autorappresentazione		Nel 2013 il filosofo francese Jacques Rancière ha dato alle stampe il saggio dal titolo Le spectateur emancipè, un importante studio che per, per altro,non è mai stato tradotto nella nostra lingua. Si tratta di una fondamentale riflessione sul mutamento del ruolo dello spettatore all'interno del sistema dell'arte e non solo. Qui in mostra sono i lavori di otto artisti italiani con opere datate dagli anni settanta ad oggi. Da quel momento particolare. infatti, il ruolo di chi guarda è profondamente mutato. Lo spettatore nel corso del tempo, a partire dall'inizio del XX secolo, si è a poco a poco emancipato dalla passività alla quale è stato costretto da sempre, per occupare finalmente un ruolo attivo. In taluni casi da fruitore è divenuto partecipe alla creazione dell'opera con un conseguente annullamento del concetto di autorialità.